Appalti PNRR e nuovo Codice dei contratti pubblici: ultimissime indicazioni interpretative
Appalti PNRR e nuovo Codice dei contratti pubblici: ultimissime indicazioni interpretative
A cura degli Avv. Giuseppe Imbergamo, Avv. Vincenzina Dima

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Appalti PNRR e nuovo Codice dei contratti pubblici: ultimissime indicazioni interpretative
A cura degli Avv. Giuseppe Imbergamo, Avv. Vincenzina Dima

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Subappalto – Limiti quantitativi e contratti similari
A cura dell’Avv. Giulia Cerrelli
L’art. 119 del nuovo codice dei contratti pubblici, in conformità con le disposizioni europee, non prevede limiti fissi al subappalto ma fa salva la facoltà della Stazione Appaltante di indicare nei documenti di gara le prestazioni da eseguire a cura dell’aggiudicatario.
In ordine ai subcontratti, inoltre, recepisce le conclusioni giurisprudenziali in tema di attività accessorie o sussidiarie svolte da lavoratori autonomi o Co.co.co., non assimilabili ad attività affidate in subappalto.
Consiglio di Stato, Sez. V, 06.10.2023, n. 8715
A cura dell’Avv. Ugo Altomare e della Dott.ssa Angelica Coppola
Con la recente sentenza n. 8715 del 6 ottobre u.s., la V Sezione del Consiglio di Stato ha ribadito i principi espressi dall’Adunanza Plenaria n. 9/2021, secondo cui la presentazione di una domanda di concordato in bianco o con riserva non può considerarsi causa automatica di esclusione. Lo stesso principio è stato positivizzato dal legislatore in sede di stesura del Nuovo Codice (D.lgs. n. 36/2023), che, sebbene non applicabile al giudizio di che trattasi, può essere utilizzato in via interpretativa, corroborando ulteriormente l’opzione ermeneutica seguita dall’Adunanza Plenaria nella poc’anzi richiamata pronuncia.
LA LIMITAZIONE ALLA PARTECIPAZIONE ALLE GARE SUDDIVISE IN LOTTI NEL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI: UNA PRIMA LETTURA Il commento a cura dell'Avv. Alessandro Bonanni e del Dott. Giovanni Colocrese Abstract Con la recente sentenza n. 8127 del 1°…
Il codice 36 nasce dalla straordinarietà PNRR ma impone una rottura rispetto al passato che può diventare ordinaria
A cura di Avv. Stefano de Marinis
Tutte le più importanti opzioni che si leggono nei due principali provvedimenti di semplificazione messi in campo tra il 2020 ed il 2021, in parte anticipati anche dal decreto sblocca cantieri del 2019, si ritrovano, a regime, nel nuovo codice. Queste norme hanno trainato il settore e l’economia nel 2021-22 e possono fare altrettanto fino al 2032 – L’INTERVENTO di Stefano de Marinis su diarionuoviappalti.it
L'articolo "Nuovo codice appalti: perché ora il digitale è davvero strumento per semplificare", a cura degli Avv.ti Pierluigi Piselli e Stefano de Marinis, pubblicato il 27.7.2023 su Agenda Digitale L’efficace implementazione delle disposizioni del nuovo codice appalti è la vera…
La Finanza di progetto nel nuovo Codice dei Contratti pubblici: verso un’ulteriore liberalizzazione dell’istituto A cura di Avv.Rosalba Cori L'Avvocato Rosalba Cori ha curato un Paper di approfondimento sulla Finanza di Progetto aggiornato alle ultime normative 2024. Ottieni il Paper…
IL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI ALLA LUCE DEL DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Il prossimo Lunedì 3 luglio si terrà l'evento organizzato dal Prof. Avv. Angelo Lalli dal titolo:"Nuovo Codice dei Contratti pubblici alla luce del diritto dell'Unione Europea." Dottorato…
La nuova disciplina dei contratti sottosoglia nel nuovo Codice appalti
A cura dell’Avv. Stefano de Marinis
Tra le scelte che maggiormente caratterizzano il nuovo corso che il d.lgs. 31 marzo 2023, n.36, ha inteso conferire alla disciplina dei contratti pubblici spiccano senz’altro le previsioni in materia di appalti e concessioni d’importo inferiore all’ambito applicativo delle direttive europee di settore.
Secondo una fonte interpretativa qualificata, infatti, la prima cosa che si incontra nella lettura del testo inclusi gli allegati, è una semplificazione incisiva, connessa a maggiore trasparenza degli appalti sottosoglia, accompagnata dalla scelta di concentrare tutta la disciplina in una parte dedicata del codice, di mettere a regime gran parte delle misure emergenziali dei decreti Legge 76 e 77, di inserire la considerazione dell’interesse transfrontaliero certo per evitare questioni di compatibilità con l’ordinamento europeo, con tempi rapidi per la stipula dei contratti ed esecuzione anticipata generalizzata, non più solo per ragioni di urgenza; tutto bilanciando con più trasparenza la maggiore semplificazione, posto che queste semplificazioni sembravano il minimo, considerato quanto era imposto dalla delega con la sua rimozione del goldplating, che sul sottosoglia è totale.
A cura degli Avv.ti Giulio Nardelli e Giorgia Matteucci Nel nuovo Codice degli Appalti l’istituto delle riserve viene richiamato in diversi articoli, tra cui l’art. 115 (controllo tecnico contabile e amministrativo), l’art. 121 (in materia di sospensioni), l’art. 140 (in…