“SBLOCCA CANTIERI”: IL PERIODO DI ATTIVITÀ DOCUMENTABILE DALLE SOA PASSA DA 10 A 15 ANNI ANTECEDENTI

Il recentissimo decreto c.d. “Sblocca Cantieri” (decreto-legge n. 32 del 18 aprile 2019) è stato emanato sul presupposto della necessità urgente di garantire una maggiore semplificazione ed accelerazione per l’affidamento dei contratti pubblici, garantendo, al contempo, i necessari parametri di imparzialità e trasparenza nello svolgimento delle relative procedure.
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LE CAUSE DI ESCLUSIONE DI CUI ALL’ART. 80 D.LGS. N. 50/2016 DOPO IL DECRETO “SBLOCCA CANTIERI”

Dopo il Decreto Legislativo n. 56/2017 (c.d. “Correttivo”), il Decreto Legge n. 32/2019 (c.d. “Sblocca Cantieri”)recante “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici” rappresenta la seconda modifica più consistente intervenuta al Codice dei contratti pubblici dall’entrata in vigore del D.Lgs. n. 50/2016.
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LO SBLOCCA CANTIERI PUBBLICATO IN G.U. : TUTTE LE MODIFICHE AL CODICE APPALTI

A distanza di un mese dall'approvazione del testo, e di tre anni esatti dall'adozione del D.Lgs. 50/2016, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 92 del 18 aprile 2019 il c.d. Sblocca-Cantieri (Decreto-Legge n. 32/2019 recante "Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici").
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LA REVISIONE DEL CODICE APPALTI NEL DISEGNO DI LEGGE DELEGA: ALCUNE RIFLESSIONI SUI POSSIBILI SCENARI

Lo scorso 28 febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega che incarica il Governo di adottare uno o più decreti legislativi per il per la razionalizzazione, il riordino, il coordinamento e l’integrazione della normativa in materia di contratti pubblici, nella necessità di superare le attuali criticità e problematiche operative, nonché di uniformarsi alle prescrizioni dell’UE, adeguando la disciplina interna alle Direttive 23, 24 e 25 del 2014.
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LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA LA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER L’ITALIA IN RELAZIONE AD ALCUNI ISTITUTI DEL D.LGS. N. 50/2016.

Con lettera del 24 gennaio 2019, avente ad oggetto “Costituzione in mora – Infrazione n. 2018/2273”, la Commissione Europea ha formalmente invitato lo Stato italiano a formulare osservazioni circa la mancata conformità del quadro giuridico italiano alle direttive del 2014 in materia di contratti pubblici.
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